I cambiamenti nei modelli di mobilità, nelle tecnologie, nelle scelte lavorative e residenziali delle persone, evidenti già prima della crisi Covid-19, stanno facendo emergere nuove geografie in assemblaggio in cui i processi di urbanizzazione e le funzioni territoriali scavalcano i confini amministrativi di città, province e regioni. Soprattutto nelle aree più dense e accessibili del Nord Italia, le città e i sistemi locali si ritrovano sempre più interconnessi, e sperimentano problemi comuni che non possono trovare risposte efficienti solo alla dimensione comunale: dalla regolazione della crescita urbana, alla programmazione dei sistemi della mobilità, alle sfide della sostenibilità e della tutela ambientale. Ciò è particolarmente evidente nelle aree metropolitane e lungo i grandi corridoi infrastrutturali che attraversano il Nord, ma interessa anche luoghi che un tempo erano considerati periferici o marginali, anche alla luce della sempre più pressante necessità di organizzare progetti integrati alla dimensione d’area vasta per fornire servizi di qualità a cittadini e imprese e per accedere alle risorse dei bandi europei e del PNRR.
Aree di ricerca-intervento
- Aree metropolitane: le grandi città sono al centro di cambiamenti sociali ed economici i cui effetti superano la dimensione urbana e metropolitana, influenzando luoghi anche molto distanti. Come si può sostenere il policentrismo evitando la concentrazione delle funzioni nelle aree centrali? Come costruire metropoli vivibili e sostenibili? Come ridurre le disuguaglianze tra cittadini e tra luoghi?
- Città medie: le città medie sono una componente fondamentale del tessuto urbano del Nord Italia, ma sono sempre meno attrattive per i cittadini e per le imprese, esposte alla concorrenza delle grandi città (in primo luogo Milano). Come invertire questo trend? Come valorizzare le specificità delle città medie (saperi produttivi, formazione, sistemi turistici e residenziali…) e renderle di nuovo attrattive per cittadini e imprese?
- Piccoli comuni: con sempre meno risorse a disposizione, i piccoli comuni faticano a definire una dimensione di produzione efficiente per i servizi pubblici e per le azioni di sviluppo necessarie a garantire qualità della vita e a sostenere le economie locali. Le collaborazioni tra comuni vicini sono spesso generate dalla necessità più che da un disegno strategico. Come si possono costruire alleanze efficienti e durature (alla dimensione di distretto, di valle, di comprensorio), in grado di costruire una visione comune?
- Aree interne e marginali: per decenni le aree interne sono state afflitte da abbandono e spopolamento. Le tecnologie digitali, ma anche le nuove tendenze residenziali conseguenti alla pandemia di Covid-19 aprono nuove opportunità di sviluppo per queste aree. Come fare ridiventare attraenti questi luoghi? Quali economie vi si possono sviluppare? Come valorizzare il ruolo di fornitori di servizi ecosistemici che questi territori svolgono per l’intero sistema d’area vasta?
- Sistemi produttivi locali: i distretti industriali sono nati sulla base di una relazione tra la città e la campagna, che ha generato un modello originale e di successo. Nel mutato scenario economico e territoriale, come si può favorire l’innovazione dei sistemi produttivi locali e aumentare la loro competitività? Quali sono gli asset (conoscenze, tecnologie, reti) necessari per competere nei mercati regionali e globali? Quali fattori di produzione possono essere resi disponibili in loco e quali possono invece essere reperiti nelle città?
- City-region, corridoi territoriali e sistemi d’area vasta: nelle maggiori aree metropolitane e lungo i principali assi infrastrutturali si stanno saldando sistemi d’area vasta in cui i singoli territori sono strettamente interconnessi da scambi di pendolari, di merci e di conoscenze. Questi assemblaggi territoriali sono trasversali ai sistemi amministrativi: come governare in maniera efficiente il loro sviluppo? Come evitare la competizione a somma zero tra luoghi? Come favorire la cooperazione e l’emersione di un mosaico di specializzazioni locali integrate?
Attività di ricerca
IDEA è impegnata nello studio dei nuovi assetti spaziali e nella ricerca di soluzioni per la loro regolazione in grado di garantire governabilità, democraticità ed efficienza. Il programma di ricerca-intervento comprende iniziative e progetti, realizzati insieme con le istituzioni e gli stakeholder dei territori, per:
- Analisi delle dinamiche territoriali: definire e applicare nuovi strumenti di indagine e metodologie per definire e comprendere i nuovi assetti spaziali delle dinamiche sociali, economiche, ambientali;
- Visioni, strategie e programmi di sviluppo: sostenere la capacità dei territori e delle istituzioni di sviluppare strategie e progetti di sviluppo coerenti con gli ambiti spaziali delle dinamiche in atto, evitando inefficienze e diseconomie;
- Organizzazione e monitoraggio delle reti di governance: sviluppare modelli di governance che consentano alle amministrazioni locali di lavorare insieme su visioni e progetti comuni, garantendo la trasparenza, lo scambio informativo, l’equilibrio delle decisioni.
Spunti di approfondimento e riflessione
Maset S. (2021), (a cura di) Libro Bianco sulla Pedemontana Veneta. Impatti futuri e temi emergenti, Post Editori, Padova
Luca Garavaglia (2020), “Città post-covid, tra rivincita dei villaggi e iperconnettività” (Domus Web)
Luca Garavaglia (2020), “La città post-covid” (Il Faro)
Luca Garavaglia (2020), “Oltre la global city. Quali prospettive per le città medie? (ItalianiEuropei)
Luca Garavaglia (2019), “Tra competizione e integrazione: il ruolo delle città nell’economia del Nord”, (Quarto rapporto sulle città Urban@it)
Maset S. (2018), (a cura di) Tessendo il futuro. Nuove relazioni per la città di Vittorio Veneto. Post Editori, Padova
Luca Garavaglia (2017), “I corridoi come reti di città. Un approccio alternativo alla regolazione del territorio e alle politiche infrastrutturali” (Flows –Modelling Mobility)
Luca Garavaglia (2017) “Città dei flussi. I corridoi territoriali in Italia”, Guerini e Associati
Luca Garavaglia (2017). “Località in movimento. Governare i sistemi locali nella società dell’informazione”, Rosenberg & Sellier
Maset S. (2017), La razionalizzazione circoscrizionale degli enti territoriali locali in Europa e in Italia, in Bove A., Pasotto A. (a cura di), Circoscrizioni territoriali. Riflessioni a settant’anni dal progetto di Adriano Olivetti, Cleup, Padova
Bolgherini S., Lippi A., Maset S., (2016) In mezzo al guado. La governance subregionale fra «vecchie» province e «nuove» aree vaste, Rivista Italiana di Politiche Pubbliche, 3/2016
Bolgherini S., Lippi A., Maset S., (2015) I processi decisionali delle regioni e i loro assetti infra-regionali dopo la Legge Delrio: nuove competenze e/o nuovi territori? Paper XXIX Convegno SISP
Maset S., (2015) Le densità inattese. Piattaforme produttive implicite nella provincia di Treviso, Quaderni dell’Osservatorio, Osservatorio Economico e Sociale di Treviso, Treviso
Feltrin P., Maset S., Zanta M., (2014), La sfida della modernità negli ambienti alpini, Il Poligrafo, Padova
Maset S., (2014) La riforma delle province: montagna o topolino? Paper XXVIII Convegno SISP
Feltrin P., Maset S. (2012), Le onde lunghe dello sviluppo territoriale del Nord, in Perulli P. (a cura di), Nord. Una città-regione globale, Il Mulino, Bologna
Feltrin P., Maset S., Dalla Torre R. (2010), Crescita demografica e sviluppo infrastrutturale nel sistema metropolitano del Nord, Economia e Società Regionale, 109 (1)
Feltrin P., Maset S., Valentini M., Dalla Torre R. (2010), Crescita economica, infrastrutture e mobilità: la scala sovraregionale e quella infraregionale, in Perulli P. (a cura di), Nord regione globale. Il Veneto, Bruno Mondadori, Milano